TUMORE ALLA MAMMELLA
1 • Quanto è diffuso*
Il tumore al seno oggi ha una buona prognosi. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è di circa il 90 %, grazie alla maggiore prevenzione e alle novità terapeutiche che sviluppa la ricerca.
Nelle donne il tumore più frequente è quello della mammella. In Italia ogni anno le nuove diagnosi sono di oltre 50 mila, una donna su otto si ammala di tumore della mammella. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è di circa il 90 per cento. È un tumore nel 99% di pertinenza femminile, un caso su cento riguarda anche gli uomini, tale incidenza sale al 3% negli uomini con mutazione Breast Cancer (BRCA).
*dati AIRUM
2 • Fattori di rischio
Prevenzione significa consapevolezza dei fattori di rischio, tra questi c’è l’età. E’ importante partecipare agli screening con mammografia ogni 2 anni nelle fasce di età raccomandata.
I principali fattori di rischio sono rappresentati da:
- Età: la fascia più a rischio è quella dai 50 ai 69 anni
- Fattori ormonali: la comparsa della prima mestruazione in età precoce, una gravidanza tardiva, il non avere mai partorito, il mancato allattamento al seno, la menopausa tardiva, l’assunzione prolungata di contraccettivi orali o di terapia ormonale sostitutiva in menopausa.
- Stile di vita: l’elevato consumo di alcool, il fumo, la sedentarietà e l’obesità.
- Familiarità: circa il 5-7% di tumori al seno è correlato ad una predisposizione genetica a carico dei geni Breast Cancer (BRCA) 1 e 2, da cui dipende il 50% circa delle forme ereditarie.
3 • I sintomi
L'autopalpazione è il primo strumento di prevenzione del tumore al seno, perché il sintomo più comune è la comparsa di un nodulo.
In genere il tumore del seno non provoca sintomi evidenti. Il segnale più comune e riconoscibile, comunque, è la comparsa di un nodulo palpabile. La maggior parte dei noduli (circa il 90%) sono formazioni benigne. Ad ogni modo, ciascun nodulo palpabile merita un approfondimento diagnostico e va tenuto sotto controllo. Sintomi riconducibili alla malattia possono essere: cambiamenti della forma del seno, alterazioni del capezzolo, come retrazione o estroflessione, la presenza di secrezione.
4 • A ogni diagnosi una terapia
Affidarsi a centri specialistici di eccellenza consente di ricevere un percorso di cura multidisciplinare, integrato tra le varie specialità coinvolte nella diagnosi e nel trattamento.
Non tutti i tumori della mammella sono uguali. Si tratta infatti di una serie di malattie molto diverse, con caratteristiche biologiche e risposta ai trattamenti completamente differenti tra loro. Una diagnosi corretta è fondamentale per intraprendere il migliore percorso di cura.
La classificazione viene fatta in base all’estensione e alla biologia del tumore.
5 • Le cure dopo la chirurgia
Dopo la chirurgia, viene generalmente proposto alla paziente un trattamento personalizzato sistemico adiuvante: ormonoterapia, chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare.
Il percorso di cura viene preso in considerazione valutando nella singola paziente il rischio di ripresa della malattia, in base all’età, allo stadio della malattia e alle caratteristiche biologiche del tumore.
6 • Tumore al seno metastatico: le novità della ricerca
Tante le novità per il tumore al seno in fase metastatica (IV stadio). E’ importante affidarsi a centri di ricerca ultraspecialistici per poter accedere a nuovi farmaci e nuove tecnologie.
Negli ultimi anni la terapia ormonale è stata potenziata dall’introduzione di farmaci biologici, gli inibitori delle cicline, consentendo di raggiungere risultati veramente significativi per la sopravvivenza di queste pazienti. Inoltre, due farmaci innovativi e particolarmente efficaci sono Sacitumab govitecan e Trastuzumab Deruxtecan. Le due molecole hanno rivoluzionato la storia naturale della malattia e delle pazienti. I farmaci sono attualmente disponibili e rimborsabili: è necessario affidarsi a centri di eccellenza prescrittori in grado di applicare la terapia nel percorso di cura della paziente che possiede i requisiti per essere trattata con tali molecole. Presso l’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena è stato trattato un significativo numero di pazienti con risultati molto buoni che confermano i dati incoraggianti degli studi clinici.